Restauro Cassa Processionale Santa Caterina

Cassa Processionale di Santa Caterina

La Confraternita dei Disciplinati di Santa Caterina V.M. custodisce nella chiesa di San Pietro in Vincoli la cassa processionale del Martirio di Santa Caterina d’Alessandria, opera dello scultore genovese Anton Maria Maragliano realizzata negli anni 1735-36.

Nella cassa, commissionata dalla confraternita e concepita per una fruizione processionale, una struttura piramidale ampia e scenografica raccorda e coordina ben 14 figure, che davanti ai nostri occhi si animano nel movimento a spirale dell’accadimento sacro: la fede e la commozione di Caterina in preghiera; i vari moti di sorpresa, stupore, sbigottimento dei carnefici, l’imbizzarrirsi del cavallo ed il balzo del cane; l’irruzione degli angeli che veicolano il soccorso divino ma già prefigurano la successiva decapitazione della santa… Ogni devoto ed ogni spettatore è coinvolto nella scena nell’esatto istante della miracolosa rottura della ruota uncinata.

L’opera – dalla poderosa struttura lignea e dalla sontuosa decorazione pittorica – necessitava di un complesso ed accurato intervento di restauro e conservazione, che non poteva essere rimandato.

FASI DELL’INTERVENTO DI RESTAURO:

– smontaggio della cassa, imballaggio e trasporto a Genova nel laboratorio di restauro;

– completa disinfestazione di ogni elemento ligneo della struttura dall’attacco degli insetti xilofagi;

– interventi di consolidamento localizzato del supporto ligneo attraverso una resina adeguata;

– riempimento delle gallerie di sfarfallamento con iniezioni di balsite, per ridare solidità al supporto evitando il collasso delle gallerie;

– reintegro di alcuni elementi del modellato che risultano mancanti (il dito di uno dei carnefici, parti delle mani dei putti…) attraverso il lavoro di un intagliatore professionista;

– fermatura della pellicola pittorica e pulitura. È la fase più lunga e delicata, nella quale per un’attenta valutazione della successione di strati pittorici verranno eseguite stratigrafie nei punti significativi;

– nuovo imballaggio e trasporto, rientro e rimontaggio nella chiesa di San Pietro in Vincoli.

Ogni scelta è stata effettuata in accordo con lo storico dell’arte competente della Soprintendenza ligure, con l’intento di preservare l’originalità del manufatto e di esaltarne i materiali costitutivi. Una ricca documentazione fotografica ha accompagnato il percorso. Il restauro della cassa ha richiesto interamente l’anno messo a disposizione dai termini del bando Tesori Sacri.

 

COSTI E FINANZIAMENTO:

L’intervento di restauro ha avuto un costo complessivo di Euro 48.800.

L’opera si è aggiudicata un finanziamento da parte della Compagnia di San Paolo – attraverso il bando Tesori Sacri 2013 –  che ha coperto il 50% della quota necessaria per l’intervento.

Il restante 50% – pari a Euro 24.400 – è stato reperito dalla Confraterinita nell’arco del 2015, entro il termine stabilito per la fine del lavoro dalle condizioni del bando suddetto, con lo spettacolare risultato finale che potete ammirare nell’immagine qui riportata, oppure, meglio ancora, visitando la Chiesa di San Pietro in Vincoli nei consueti orari di apertura o, sino al 10 Marzo 2019, recandosi a Palazzo Reale a Genova, ove la nostra cassa processionale spicca nell’ambito della mostra “Maragliano – lo spettacolo della scultura in legno a Genova”.